Una tradizione che si perde nella notte dei tempi, tra mito e leggenda, l’Acqua di San Giovanni, resta un’usanza sempre affascinante tra le vecchie e giovani generazioni.
La tradizione vuole che si raccolgano fiori e piante officinali il giorno del 23 giugno e, dopo averle messe a bagno per una notte, utilizzarle la mattina del 24 per lavare il viso. Un’acqua “magica” che depura e allo stesso tempo diventa fonte di energia.
Tre sono i momenti salienti su cui è bello riflettere: la raccolta delle piante, l’esposizione alla luce lunare, il bagno con l’Acqua di San Giovanni simbolo e metafora rispettivamente di Conoscenza e Rispetto della natura, Fiducia, Rinascita.
La mia acqua che vedete in foto è frutto del raccolto delle piante presenti nel giardino del mio posto del cuore, ovvero la casa di famiglia. Contiene oltre 30 tipologie di fiori e piante ed è per me una vera e propria acqua delle origini, un’essenza profumata e magica con un altissimo contenuto d’amore.
Nelle immagini sottostanti il momento della raccolta ed un particolare delle piante in infusione.